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2008-06-05

scontro di diritti

Vi racconto un episodio a mio avviso significativo: ore 20:20, dopo cena esco di casa e mi appresto ad attraversare sulle strisce. La strada in pieno centro cittadino è un lungo senso unico con auto parcheggiate a destra e sinistra, abbastanza ampia ma con leggere curve ogni 100-200 m impediscono una buona visuale.
All'improvviso sbuca una bmw che doveva andare tra gli 80 e i 100 Km/h... io, che sto ancora attraversando, gli faccio cenno di rallentare (spingo con entrambe le mani verso il basso) e intanto mi affretto a raggiungere l'altro lato della strada.

Questo tocca appena i freni e tira giù il finestrino e quando mi passa si sporge e
tenedo il volante e la sigaretta con la destra e il cellulare all'orecchio con la sinistra mi urla:

io vado veloce quanto voglio!


Dal canto mio gli ho urlato di andare a sbattere, ma dato che nel frattempo aveva ridato gas sono sicuro che il rombo del motore abbia coperto il mio augurio.

Penso di avere diritto di non essere investito.
E qui i due diritti si scontrano
Mi sono sentito davvero umiliato.
Non è questo il paese dove voglio vivere.
Ma che mezzi ho per fare valere i miei diritti?
A quell'ora i vigili non sono in servizio.
Potevo prendere la targa e denunciarlo?
E con quali prove?

Poi ci ripenso e mi dico che io mi devo pentire dell'impulsività: il giorno che
lui si troverà a pentirsi del suo operato quasi sicuramente starà molto peggio di quanto sto io ora.

Mi auguro solo che tale evento non coinvolga nessun altro innocente.
E spero di non diventare come lui.