Ieri sera mi sono visto "L'informazione delle denunce anonime" e devo dire che ne sono rimasto parecchio deluso. Forse che il signor Travaglio (al quale in passato erano andate le mie simpatie in qualità di coraggioso giornalista non stipendiato dal regime) nei mesi scorsi si era spesso prodigato a rimproverare Avvenire (in qualità di quotidiano della Chiesa Cattolica) per non essersi indignato a sufficienza per le mille malefatte del cavaliere, ora che poteva ammettere facilmente e senza paura di sbagliare, che Feltri sta infangando un giornalista con delle fesserie palesemente false non se la sente di schierarsi troppo con la Chiesa? In quel video Lui dice che le colpe di Feltri in questo caso non includono la menzogna, che ha scrtto cose vere, che si è attenuto ai fatti.
Mi spiace, ma stavolta non gli credo. Ora so che non gli interessa che la sua platea possa giungere alla verità.
Peccato. Peccato anche perché così facendo perde molta credibilità come giornalista. Peccato perchè da ora in poi ogni affermazione che urlerà (spacciandola per verità rigorosamente certa) sarà ai miei occhi sempre velata dal tarlo del dubbio, al pensiero di quali possano essere i suoi reali obiettivi.
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